Siccome sono per la parità dei diritti, dopo aver scritto l’ultimo post sulle 5 buone abitudini che mi hanno insegnato i madeirensi ho cominciato a cercare altrettante cattive abitudini diffuse sull’isoletta. Ho persino organizzato un brainstorming con la mia amica Valentina, che anche lei abita a Madeira da più di tre anni. E nonostante l’impegno e le meningi spremute davanti ad un caffè, non siamo riuscite a raggiungere un elenco soddisfacente di cinque punti. La cosa divertente è che ci siamo trovate assolutamente d’accordo almeno sulle prime tre cattive abitudini, che vi racconto di seguito:
1. Mangiare troppo burro.
Dall’antipasto al dolce, il burro è sicuramente uno degli ingredienti predominanti della gastronomia madeirense. Possibilmente, accompagnato da una bella dose di aglio (tranne che nei dolci). Basti pensare all’immancabile bolo do caco: un pane cotto alla piastra generosamente spalmato di burro e aglio. Una botta di vita per il colesterolo. Difficile la vita a Madeira per gli intolleranti al lattosio, e per i vampiri.
2. Guidare come dei disperati.
Che il madeirense propriamente detto segua un codice della strada assolutamente personale mi sembra di averlo già detto. Ultimamente, però, ho avuto modo di sperimentare in prima persona la guida degli autisti di autobus, che non sembrano rendersi conto di avere il controllo di un mezzo di trasporto pubblico, la cui manovrabilità dovrebbe essere in qualche modo rallentata dalla limitata ampiezza di alcune strade e dalla loro inquietante pendenza. Si consiglia l’assunzione di pillole contro il mal di mare, e non dimenticate di aggrapparvi saldamente ai supporti a bordo.
3. Festeggiare il Natale tutto l’anno.
Lo ammetto: due anni fa ho fatto l’albero che era ancora Novembre. Non sono immune allo spirito natalizio, che qui a Madeira – oltretutto – è particolarmente sentito.
Ma cominciare a montare il villaggio degli elfi di Babbo Natale quando ancora non è arrivato Halloween non vi sembra un po’ eccessivo?!
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